Alcune proposte di modernizzazione e semplificazione delle norme riguardanti la risoluzione alternativa delle controversie – dunque l’Alternative Dispute Resolution – sono state avanzate dalla Commissione Europea, in particolare attraverso la modifica dell’attuale direttiva ADR e l’abrogazione del regolamento ODR.
In particolare – come riporta il sito specializzato DirittoBancario.it – scopo delle proposte è quello di ampliare la gamma di questioni che possono essere risolte in via extragiudiziale attraverso la direttiva sulla risoluzione alternativa delle controversie, comprese le questioni relative a comportamenti sleali quali le interfacce manipolative, la pubblicità ingannevole e manipolativa, il geo-blocking ingiustificato e migliorare l’accesso ai servizi. Tra gli strumenti rientreranno organismi designati come la Rete dei Centri europei dei consumatori, che assisteranno i consumatori nella comprensione e nell’accesso alle procedure di risoluzione alternativa delle controversie, rendendo dunque più facili e accessibili i vari servizi.
La stessa Commissione europea, inoltre, ha adottato una raccomandazione per allineare i sistemi di risoluzione delle controversie dei mercati online agli standard europei, anche in questo caso con l’obiettivo di arrivare ad una risoluzione alternative più efficiente ed equa, dunque rendendola trasparente nelle diverse fasi della procedura e garantendo che i mediatori siano indipendenti e non ci siano conflitti di interesse.
La proposta, però, prima di diventare operativa a tutti gli effetti, dovrà nei prossimi mesi essere adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio. In sostanza, i vari punti che rappresentano gli obiettivi stessi del documento sono i seguenti: