E’ inadempiente l’avvocato che chiede il rinvio della mediazione?

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E’ inadempiente l’avvocato che chiede il rinvio della mediazione?
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E’ inadempiente l’avvocato che chiede il rinvio della mediazione?

L’avvocato che chiede il rinvio della procedura di mediazione – dunque dell’incontro – per la motivazione di esservi impossibilito a presenziare non può essere considerato responsabile dal punto di vista disciplinare e di conseguenza non può essere considerano inadempiente al proprio mandato.

A chiarirlo è stato il Consiglio Nazionale Forense nella sentenza n. 141/2024 (CLICCA QUI per consultare la sentenza integrale).

Nel caso di specie, infatti, il legale aveva debitamente richiesto in forma scritta il rinvio dell’incontro di mediazione e, di conseguenza – nonostante la sua assistita abbia poi tardato gli adempimenti amministrativi richiesti dalla procedura e gli abbia manifestato il venir meno del suo interesse a prendere parte all’incontro – l’avvocato in questione non può essere ritenuto responsabile della condotta della sua assistita.

In definitiva, dunque, per il Consiglio Nazionale Forense, in relazione alla condotta dell’avvocato, non può parlarsi di una non scusabile e rilevante trascuratezza. Il legale, vista – appunto – la sua impossibilità a partecipare all’incontro di mediazione, ha richiesto formalmente, anche in forma scritta, il rinvio dell’incontro di mediazione e il fatto che la sua assistita non abbia adempiuto – o lo abbia fatto con ritardo – ad alcuni oneri amministrativi, non fa dell’avvocato un soggetto inadempiente del proprio mandato né responsabile dal punto di vista deontologico dell’assenza nei confronti della sua stessa assistita.

 

 

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