Si è tenuto dal 12 al 14 giugno, presso Castel Capuano, a Napoli, il corso “Strumenti di Giustizia Complementare”, organizzato dalla Scuola Superiore della Magistratura nell’ambito della formazione permanente.
Scopo del corso (rivedi qui il programma completo) è stato quello porre un focus sul tema degli strumenti di Alternative Disputes Resolution – ADR -, considerati un argomento in primo piano nelle politiche dell’Unione Europea, in quanto la promozione dello sviluppo dei mezzi alternativi di risoluzione delle controversie è visto come un mezzo di promozione della cooperazione giudiziaria in materia civile, nella consapevolezza che l’utilizzo di percorsi “degiurisdizionalizzati” può svolgere un ruolo importante nella definizione più celere delle controversie.
La Scuola Superiore della Magistratura, dunque, non solo organizza a livello centrale annualmente un corso, ma si impegna così a creare un “modello” che le formazioni decentrate potranno utilizzare. Il corso ha inoltre portato all’attenzione dei partecipanti la digitalizzazione ormai divenuta regola, come nel processo così anche nella mediazione, che potrà svolgersi con collegamento audiovisivo da remoto.
Al fine di permettere uno sguardo più ampio sulle diverse forme di ADR, il corso ha offerto anche una trattazione delle più importanti forme di arbitrato e media conciliazione disciplinate in leggi speciali. L’incontro di studio ha inoltre visto come momento qualificante la presenza di gruppi di studio volti a fornire un primo approccio agli strumenti concreti delle tecniche della media conciliazione e la condivisione delle buone prassi conciliative già sviluppatesi sul territorio.
Il corso ha avuto come responsabili Lorenza Calcagno, Gianluca Grasso e la professoressa Marisaria Maugeri, mentre esperto formatore è stata Mirella Delia, Magistrato addetto all’Ufficio legislativo del Ministero di Giustizia.
Fitto il programma di studio e relatori nella tre giorni, tra i quali anche l’Avv. Paola Moreschini, vicepresidente dell’Osservatorio sui Conflitti e sulla Conciliazione e il notaio Massimo Saraceno, notaio in Roma, mediatore e formatore e coordinatore del Comitato Scientifico dell’Osservatorio.
La prima giornata di lavori ha visto le relazioni del professor Carlo Pilia, dell’Università di Cagliari, sul tema “L’Europa verso una nuova professionalità compositiva. Le Università e i Progetti negli Uffici Giudiziari alla ricerca di nuovi metodi per l’efficiente svolgimento del servizio giustizia” e del professor Marco Marinaro, Docente a contratto presso la Luiss “Guido Carli” – Dipartimento di giurisprudenza, per il corso di “Giustizia sostenibile e ADR” e di Stefania Tassone, consigliere della Corte Suprema di Cassazione sul tema “Il Legislatore Italiano e le riforme nell’ambito della giustizia complementare: la negoziazione assistita e la mediazione obbligatoria”.
Il secondo giorno di studi è stato introdotto dall’avv. Paola Moreschini con la relazione sugli “Strumenti per la risoluzione alternativa delle liti disciplinati nelle leggi speciali. Le procedure di ABF, ACF e IVASS”. (E’ qui possibile scaricare le slides dell’intervento dell’avv. Moreschini)
Adriano Del Bene, Giudice presso il Tribunale di Napoli, Sezione Specializzata in Materia di Impresa, ha invece tenuto il suo intervento sul tema “L’ordinanza ex art 185 bis cpc: il giudice e le abilità conciliative”. “I Sistemi integrati di composizione delle liti e la Pubblica amministrazione” è stato poi il focus portato da Gaetana Natale, Avvocato dello Stato presso l’Avvocatura Generale dello Stato. Nel pomeriggio del 13 giugno il corso è proseguito con quattro gruppi di lavoro sui seguenti temi: “La mediazione demandata nei moduli organizzativi del giudice”, coordinato da Edoardo Di Capua, Giudice presso il Tribunale di Torino, Sezione Specializzata in Materia di Impresa; “Giustizia conciliativa: la casistica nel contenzioso del lavoro e di secondo grado”, coordinato da Nicola Morgese, Giudice del lavoro presso la Corte Appello di Bari; “Il servizio compositivo: la casistica nell’area delle procedure concorsuali e un focus sulla responsabilità erariale per mancata definizione della lite”, coordinato da Antonino Geraci, Referendario presso la Corte dei Conti; e “Giustizia complementare: la mediazione demandata e le interazioni fra il mediatore, le parti e il giudice”, coordinato da Nicola Giudice, della Camera Arbitrale Commercio Milano. Quando emerso dai gruppi di lavoro è stato poi esposto alla ripresa dei lavori in seduta plenaria tra tutti i partecipanti.
La giornata conclusiva, mercoledì 14 giugno, si è aperta con la relazione “La mediazione demandata e le prassi compositive negli uffici del processo” a cura di Mariella Roberti, Presidente del Tribunale di Perugia e, successivamente, l’intervento sul tema “Il gratuito patrocinio e gli incentivi fiscali: il nuovo corredo per la mediazione”, di Maria Cristina Contini, magistrato addetto all’ufficio legislativo del Ministero di Giustizia. Dopo un breve dibattito sui temi affrontati, l’ultima relazione del corso tenuta dal notaio Massimo Saraceno, sul tema “La conclusione degli accordi, anche alla luce dell’articolo 8 bis Dlgs n. 28/2010, la loro pubblicità (trascrizione nei RRII), e l’esecuzione”. La relazione svolta al corso di formazione organizzato dalla Scuola Superiore della Magistratura (è qui possibile scaricare l’abstract completo) è stata incentrata sulla ricostruzione della natura giuridica dell’accordo di conciliazione e sulle modalità con le quali esso viene progressivamente raggiunto nel corso del procedimento.